La nostra cucina...
Stagionalità, stagionalità, stagionalità.
Non se ne può più di trovare le ciliegie a dicembre e gli asparagi ad ottobre!
Noi abbiamo deciso di usare i vecchi calendari del tempo andato quello di Frate Indovino, dove era scritto quasi il giorno in cui sarebbero maturate le zucchine o i peperoni. Ecco, se dobbiamo descrivere la nostra filosofia di cucina vi diciamo che è quello che ci dà la terra ogni giorno.
A questo aggiungiamo la nostra terra, per evitare di far fare ai prodotti decine o migliaia di chilometri ad alto tasso di inquinamento ambientale.
La nostra cucina è concentrata sull’alta qualità dei prodotti di base: partendo dall’olio extra vergine, la salsa di pomodoro, la conserva e i peperoni seccati al sole profumati e franti. Polli e papere nostrane, agnelli e conigli, insalate ed erbe di campo, ceci, fagioli, farina di mais e di frumento.
Tutto questo ben di Dio assemblato con amore e sapienza dallo chef in piatti dell’antica tradizione culinaria abruzzese: “Rentrocele al sugo di castrato”, ravioli all’ortica, “pizz’e fuje” “pallotte cace ove”, coniglio sotto il coppo, agnello porchettato, tarallucci olio e vino, ferratelle alla marmellata, solo per citare qualcuna delle specialità che trovate da noi.
Da noi potrai assaggiare la ricotta di mucca, che è un latticino che si ottiene dal riscaldamento del siero del latte, che rimane dopo l'estrazione del formaggio. 
Da qui deriva il termine ricotta, appunto perché il siero subisce una seconda cottura. Viene portato ad una temperatura di circa 85/90° e appena i coaguli affiorano in superficie, sotto forma di soffici fiocchi, vengono raccolti con un caratteristico mestolo forato e sistemati in tipici canestrini. La ricotta è di colore bianco; Il gusto e la morbidezza vengono evidenziati dalla freschezza del prodotto. Non contiene additivi.
Numerose sono le piante di ulivo presenti nell’Azienda Agricola e lo standard dell'olio prodotto è sempre qualitativamente elevato. L'abbacchiatura avviene ancora a mano e, nella stessa giornata, le olive vengono portate al frantoio per la molitura, ottenendo così un olio a bassa acidità e apprezzate caratteristiche organolettiche.
Si potranno degustare degli ottimi primi piatti poiché l'ottimo grano duro delle colline e le limpide acque delle montagne d'Abruzzo fanno sì che la pasta sia un punto di forza della gastronomia regionale. Tra le paste fatte in casa, sono celebri i maccheroni alla chitarra, che devono il loro nome al telaio di legno con sottili fili d'acciaio (la "chitarra") utilizzato per tagliarli. E' onnipresente nelle case della regione. Da non dimenticare, le Tagliatelle all'uovo, le "Sagne" di varie dimensioni, gli gnocchi di patate e i "cavatelli". Questi ultimi a base di farina ed acqua calda.

Lu rentrocele è un piatto tipico dell’area frentana riscoperto verso la fine degli anni Sessanta. Non è altro che il matterello dentato impiegato per tagliare la sfoglia di pasta, ottenuta dalla lunga lavorazione (circa due ore) di semola di grano duro e acqua, tant'è che la "chitarra" è una meccanizzazione successiva, diffuso nel territorio frentano più o meno due secoli fa.
Lo strumento è in legno e tradizione vuole che sia costruito dagli artigiani di Pretoro. I maccheroni ottenuti, dello spessore di una matita, vanno lessati in abbondante acqua per circa venti minuti, scalati e conditi col tradizionale ragù abruzzese di carni miste: muscolo di vitello, muscolo di maiale, salsicce, lingua di vitello, tacchino, coniglio, castrato, pancetta, pollo, agnello, oca, fegatini, tutto in porzioni uguali.
L'ottima qualità dei pascoli fa sì che siano di ottimo livello anche le carni di manzo, vitello, coniglio e maiale. Tra le specialità tradizionali meritano di essere citate il coniglio sotto il coppo, oppure l’agnello casc’ e ov’ il pollo alla cacciatore.